L'eccezionale resilienza della radio in auto e sui mezzi pubblici
Più volte data per morta, più volte risorta dalle proprie ceneri. La radio ci stupisce nuovamente
Secondo Hub Entertainment Research, ad oggi (febbraio 2023), quando le persone spendono tempo in automobile, tendono ancora a preferire la cara e vecchia Radio. Il che è abbastanza inatteso visto che molte vetture possono essere collegate facilmente direttamente o indirettamente a servizi di podcasting e di streaming come Spotify e almeno da una decina d'anni gli slot per chiavette USB e musica scaricata sono diffusissimi.
La ricerca si riferisce a ben 2566 adulti tra i 16 e i 74 anni.
E non parliamo di piccoli numeri: il 63% degli intervistati ammette di ascoltare sempre la radio mentre guida - lo streaming arriva alla metà delle preferenze: 31%. E un 50% pure quando si sposta sui mezzi pubblici. Il che, dal mio punto di vista, è ancora più paradigmatico visto che in queste situazioni la radio è apprezzata esattamente quanto media di gran lunga più ottimizzati per queste situazioni e che si possono facilmente fruire tramite un comunissimo smartphone. Cioè straming, download personali, e servizi in abbonamento.
Davvero notevole.
Chiaramente, quando si è in alto nei cieli a 8 km di quota e sparati a 800 km/h in un aereo, le persone si trovano (obbligate) a ritrovare la vecchia passione dei libri nel 37% dei casi. Ascoltare musica scaricata arriva solo dopo, per il 33% degli intervistati.
Personalmente ritengo ci sia un problema di possibile over-reporting per il primo dato: le persone amano definirsi lettori di libri perché è socialmente atteso e premiante. Ma il trend resta straordinario nel suo complesso.
Il report è disponibile qui: